L'ultima domenica di Ottobre di ogni anno, rappresenta per Campiglia d’Orcia un momento fondamentale per la vita del paese.

Viene infatti organizzata la Festa del Marrone con il chiaro obiettivo di valorizzare un prodotto tipico locale (la castagna Marrone) e per diffondere la conoscenza di Campiglia e delle sue tradizioni.

La prima edizione avvenne nel 1978 allorquando l’associazione pro loco propose di fare una festa per questo prodotto tipico di Campiglia. I primi anni furono un po’ difficili e organizzati in modo semplice. Poi con il passare degli anni la festa ha assunto una fisionomia ben precisa e grazie ad una migliore organizzazione è stato possibile raggiungere gli alti livelli di questi ultimi anni.Un sidecar alla festa del marrone

Il paese è suddiviso in tre Rioni a cui è dato il compito, con il patrocinio della Associazione Pro Loco Campiglia d’Orcia, di organizzare la festa mediante il coinvolgimento di tutta la popolazione.

 

 

I rioni, AGITATI, DENTRO E BORGASSERO, addobbano le strade più caratteristiche dei propri quartieri, scegliendo un tema che può essere di carattere storico e religioso (molti sono gli avvenimenti successi nelle nostre zone), culturale legato alle tradizioni locali (agricoltura, castagnatura, arti e mestieri ecc.), o temi di varie origini e di fantasia.

 

Tutto viene fatto in modo molto caratteristico, le strade e le viuzze del paese si riempiono di suggestive scenografie; personaggi in Rione Festa del Marrone.costume raccontano di antiche leggende o cantano degli stornelli. Si ha la sensazione di essere ritornati indietro nel tempo, un tempo ricco di cose semplici e sincere.

Per garantire lo svolgimento della festa, i rioni iniziano i preparativi già da fine settembre. Nelle riunioni vengono scelti i temi da svolgere (che rimarranno quasi segreti fino al giorno della festa), si organizza il lavoro pensando ai materiali ai costumi alle musiche ed a tutto quello che necessita per rendere il proprio rione più bello degli altri.

Molto lavoro e sacrificio che viene ripagato in fondo con la vittoria ovviamente ma anche con la buona riuscita della festa sotto tutti i punti di vista.

Un ruolo fondamentale della festa lo svolgono i ristoranti. Ogni rione infatti organizza un proprio ristorante presentando un ricco menù di ricette tradizionali delle nostre terre. Le nostre cuoche vi delizieranno con i pici (tipica pasta fatta in casa), tortelli e tagliatelle, per poi passare al cinghiale in umido, capriolo, rosticciana, bistecche, salsicce e fegatelli. Non ultimi i dolci.

Decine di varietà di dolci: cicerchiata, crostate di frutta, torte , mantovane, torciglioni, pesche, salame di cioccolato per arrivare infine aidistesa di dolci dolci con le castagne: crostate di castagne, castagnaccio, monte bianco e tanti altri ancora. Una vera delizia! Possiamo tranquillamente affermare che la tradizione culinaria è un vero e proprio fiore all’occhiello di Campiglia d’Orcia.

Ma torniamo alla festa. Come funziona e come si svolge questa Festa del Marrone?

E’ bene sapere che la Festa del Marrone di Campiglia d’Orcia rappresenta un caso particolare, infatti è una delle poche feste dove il turista-visitatore è chiamato ad esprimere un voto per scegliere il rione che più gli è piaciuto. Infatti si aggiudica la Sagra del Marrone quel rione che ottiene il maggiore punteggio di voti, espressi da due giurie previste dal REGOLAMENTO, una GIURIA POPOLARE e una GIURIA SPECIALE appositamente selezionata dall’organizzazione. In sintesi ogni turista-visitatore, munito di un tagliando distribuito in piazza, visita tutti e tre i rioni ed infine esprime il proprio voto, contribuendo così alla vittoria finale del rione prescelto.

La sera viene comunicato il verdetto del rione vincitore…..ed iniziano i festeggiamenti!

Ma volete sapere chi è ogni anno il vero vincitore della festa?

Ovviamente tutto il paese di Campiglia d’Orcia. Proprio così, una vittoria meritata perché raggiunta passando per mille difficoltà (poco tempo, poche persone che aiutano, ecc.), lunghe serate di riunioni, duro lavoro per gli allestimenti fino alla organizzazione dei ristoranti rionali.

Insomma questo piccolo ed affascinante paese della val d’orcia riesce ogni anno ad attirare su di se un’attenzione sempre maggiore, e l’affluenza degli ultimi anni sono una chiara testimonianza.

 

 

Campiglia d'Orcia (810 mt. slm) è un piccolo e affascinante borgo della provincia di Siena, è situato alle pendici del Monte Amiata ed affacciato sulla splendida Val d'Orcia. 

Campiglia d'Orcia è un abitato altomedievale che si sviluppa fra il Poggio dello Zoccolino e la Valle dell'Orcia. I primi insediamenti umani risalgono al 973 d.C. ed ancora oggi l'assetto di Campiglia d'Orcia conserva l'impostazione ricevuta prima dell'anno Mille: quattro strade ad andamento anulare, collegate fra loro da vicoli trasversali 

Il nome deve le sue origini ai boscaioli, contadini e cacciatori: "gensque virum trucis et duro robore nata" (una stirpe di uomini nata dai tronchi del duro rovere). Il borgo nel XII sec. fu dominato dai Visconti, una delle più importanti famiglie aristocratiche di Siena, che nella conflittualità tra Siena ed Orvieto cercarono di conservare il loro potere con una politica equilibrata. Ma dal '300 iniziò l'erosione del potere dei Visconti e la progressiva subordinazione a Siena. Il paese sorge alle pendici di una formazione calcarea sulla cima della quale fu posto un campanile, accessibile tramite un sentiero. Da lassù si ha una spettacolare visione dell'intera Val d'Orcia e di buona parte dell'Amiata Senese.

 

Il paese ha una suggestiva passeggiata tra i vicoli, le ripide viuzze e le scalinate che le collegano tra loro. Dell'antica cinta muraria non resta traccia, e ancora ben conservata invece la porta Sud, ad arco tondo. All'interno della parrocchia di San Biagio, di impianto medievale, si può ammirare l'opera di Sebastiano Folli (1569 - 1621) "La Madonna in piedi con Bambino Gesù che consegna le chiavi a S. Pietro".

 

Visitabili, sono inoltre i ruderi della Rocca Viscontea di "Campigliola",raggiungibili attraverso una strada bianca che parte dal paese e si snoda per i campi, pinete e costoni rocciosi di origine vulcanica.

L'appuntamento più caratteristico é la "Festa del Marrone" che si svolge l'ultima domenica di Ottobre. I tre rioni Agitati, Borgassero e Dentro si "sfidano" allestendo nei posti caratteristici del paese, dei veri e propri ambienti di rievocazione storico - culturale legate soprattutto alla vita contadine ed all'importanza che la castagna ha avuto ed ha tutt'ora per la nostra gente. Per la sua quiete e per il suo essere un punto di passaggio tra la Val d'Orcia e la montagna Amiatina, Campiglia é una tappa irrinunciabile per ogni escursione o gita nella zona.

 

Visita campiglia con il Trekking Urbano PERCORSO STORICO, PANORAMICO E DELLA MEMORIA